sabato 31 gennaio 2015

Ieri sera sono andato a fare una lezione di Boot Camp; si fa all'aperto, si inizia con una corsetta di riscaldamento e poi si fanno vari esercizi, skip tra le gomme, salti, piegamenti a terra ecc..faticoso  ma non so se mi ha convinto. Riproverò venerdì prossimo.
Comunque mi ero applicato il kinesio taping e non ho avuto molto fastidio al ginocchio, dopo la doccia, tolta la fasciatura il dolore si è ripresentato non appena sono sceso dalle scale. Tape, ghiaccio e nanna.
Stamattina alle 9 sono uscito in MTB anche se ho pedalato prevalentemente su strada. Avrei voluto prendere la BDC ma ho avuto paura del ghiaccio e la gommatura da fuori strada mi da un po' più fiducia. I primi 20 min mi sono maledetto perché faceva un freddo boia, le orecchie mi si stavano gelando e le punte delle dita, malgrado i guanti, si erano intorpidite, comunque dopo un po' nn ci ho più fatto caso. Almeno fino all'ora successiva quando non ho iniziato a sentire le dita dei piedi.
Alla fine sono rientrato dopo un'oretta e venti e 28 km. La media è stata di 22 km/h, non male tenuto conto che sono riuscito a fare un pezzo nei boschi pedalando nella neve e poi mi sono dovuto fermare per capire dove fossi finito..
Domani non ho ancora deciso se farò qualcosa, magari un po' di rulli in casa perché lunedì dopo il lavoro parto per andare in montagna a fare una sciata e siccome è tre anni che non scio non voglio arrivare acciaccato.

venerdì 30 gennaio 2015

Ieri sera corsetta al parco vs le 18:30.
I primi 3,5 km sono andati bene anche se l'andatura è stata molto blanda, circa 6 min al km, successivamente ho "spinto" accelerando fino a 5'20" al km ma purtroppo dopo un paio di km è ritornato prepotente il fastidio alla bendeletta ileo tibiale. Ho dovuto rallentare fino a camminare  e proseguire alternando corsa e cammino. Non ci siamo proprio. Ho rimediato con del ghiaccio e oggi ho provato ad applicarmi un bendaggio funzionale. Ho trovato due tipi di fasciatura su internet e optato per quello che mi sembra più facile da eseguire da solo.Si esegue a ginocchio flesso (l'altro tipo prevede ginocchio e anca estesi e tfl in allungamento). Cranialmente il tape passa sul condilo laterale del femore e abbraccia con la sua estremità caudale posteriore la testa del perone, quella superiore è in prossimità del tubercolo del Jerdy, ben teso nella parte centrale. L'estremità superiore prosegue morbida lungo il tfl, quella inferiore devia sempre morbidamente in prossimità del tendine rotuleo.
A questo punto un'altro tape si posiziona obliquo, dalla testa del perone verso il tendine del quadricipite, poco sopra la rotula. Anche qui ben teso nella parte centrale e più morbido alle estremità, specie quella in prossimità della rotula.
Un ulteriore si Tape si incrocia col precedente con una direzione parallela a quella del piatto tibiale partendo dal tendine rotuleo e oltrepassando il tfl.
Questa sera ho un allenamento all'aperto che dovrebbe prevedere 15-20 min di corsa, vediamo come va.

giovedì 29 gennaio 2015

Come da programma ieri sono stato in piscina.
Ho deciso di "buttare" il mio programma di allenamento che prevedeva (in vasche):
4 riscaldamento
6 tecnica
18 miste 8 (crawl, rana, dorso)
piramidale (4-3-2-1 1-2-3-4) tot 20
18 miste e casa
Entrato in vasca ho deciso che avrei nuotato a stile libero per i successivi 50 min non stop. Ho tenuto un ritmo basso e non era la fatica a preoccuparmi quanto un dolore alla spalla sinistra che di solito si presenta (quando nuoto a stile) dopo 4-6 vasche.
Puntuale ha iniziato a pungere dietro la spalla ma non ho voluto cedere, ho modificato la respirazione (passando da quella dx-sx a quella solo a sx), ho modificato la bracciata in acqua per ridurre il fastidio e ho abbassato l'intensità. Nei cinquanta minuti ho raggiunto le 70 vasche (1.75 km) e al termine non ero affatto esausto, considerando che nelle ultime 10 ho alzato leggermente il ritmo. Il fastidio al braccio si attuenato e stamattina non riporto alcun dolore, quindi per ora tutto ok.
Stasera corsetta al parco.
Oggi è mercoledì quindi piscina, ho già sentito i due soci che vengono con me e siamo tutti presenti.
Ecco la compagnia è importante e io per ora non ho qualcuno disposto a praticare tutte le discipline del triatlon, ma non è un problema.
Il gruppo sportivo a cui mi sono recentemente iscritto è composto da tante persone che si allenano quotidianamente ma da quanto ho capito, dai tempi che pubblicano sui social non sono in grado di uscire con loro.
Primo perché viaggiano come treni, in bici tengono medie prossime ai 40 km, corrono a 4'30" al km (e per me oggi non sono avvicinabili senza un angina pectoris), secondo perché trascorrono davvero molto tempo fuori.
Ma la voglia di unirmi al gruppo c'è anche se so esattamente che il giorno che accadrà sputerò sangue per provare a stargli dietro, e se voglio migliorare...ecco questo è un quesito che mi faccio spesso.
A dire il vero non mi frega niente di fare il tempone, mi interessa divertirmi, faticare e finire.
Non sono mai stato particolarmente competitivo, i miei unici obiettivi quando pratico qualche sport (e dico sport) è divertirmi e mettercela tutta.
Mi è capitato di vincere in giornate nelle quali non ho dato tutto ciò che potevo e la soddisfazione a fine gara non era più di quella di aver scelto un buon gusto di gelato.
Ho perso competizioni con avversari molto più forti, e ho sputato l'anima pur sapendo che non c'era storia e la soddisfazione a fine gara era tanta. Specie quando ti dicevano che non credevano di faticare tanto. Credo di aver fatto loro un favore, le vittorie sudate sono le più belle.

martedì 27 gennaio 2015

Oggi corsetta di 25 min. con amico Dave.
A dire il vero ho corso per circa 10 min poi ho proseguito l'allenamento con scatti da 20 sec e recupero di 10-15sec.
Il metodo Tabata, permette di ottenere buoni risultati in termini di incremento della capacità di resistenza aerobica  e anaerobica e di forza e soprattuto non richiede molto tempo. E' però piuttosto impegnativo.
Sono uscito verso le 18:30 ed era abbastanza freddo ma nulla di insormontabile.
Ho approfittato della compagnia di Dave che si sta rimettendo in forma per ridurre il chilometraggio perché due settimane fa, dopo aver corso circa 7 km ho accusato la classica sindrome del tergicristallo (dolore nella zona laterale del ginocchio, causato da infiammazione della bendeletta ileo tibiale). A caldo si presentava come un fastidio ma già qualche ora dopo il dolore era acuto e mi era quasi impossibile salire e scendere le scale. Ghiaccio, pomate e nel giro di qualche giorno l'emergenza è rientrata.
Non mi era mai capitato, ma è anche vero che era da molto tempo che non correvo e le scarpe che indossavo erano delle semplici Puma, più adatte al fitness che alla corsa; quindi mano al portafogli e sono andato a cercare delle scarpe adeguate. Ho optato per delle Asics (non ricordo il modello).
E' la seconda uscita e il fastidio per ora non si è ripresentato.
Giovedì punto a fare 6-7 chilometri, saprò se le scarpe nuove hanno eliminato il problema e spero proprio di si perché il 29 marzo voglio fare la Stramilano (10 km ovviamente).
Oggi lo raccontavo al mio babbo che mi ha risposto: "Che ci vuole? Io ho fatto la 22 km senza allenarmi quando eravate piccoli, certo non ho corso sempre però l'ho finita". Questo mi ha risvegliato uno di quei ricordi di infanzia, quelli che non sei sicuro di quanto siano veri ma che ti fanno senitre "al caldo": avrò avuto 7-8 anni stavo nella mia cameretta e giocherellavo con una qualche strana medaglietta o qualcosa di simile su cui era scritto Stramilano..
Io voglio correre per tutti e dieci i chilometri e vorrei percorrerli in meno di un'ora magari.
Ho già iniziato a coinvolgere amici e conoscenti e credo che saremo almeno in cinque, speriamo.
Domani è mercoledì quindi sarò in piscina, dovrei riuscire a fare 1,6/1,7 km.
Angolo bicicletta:
un anno fa ho trovato su internet un bel telaio Orbea alma carbon da MTB ad un prezzo interessante, l'ho acquistato e ho trasferito tutti i componenti della mia precedente MTB Orbea che era dotata di un ottimo telaio di alluminio. Quest'ultimo è rimasto in garage fino a quest'estate quando ho avuto la balzana idea di trasformarla in una bici da corsa...tralascio la descrizione di lavori interminabili ma questo è il risultato:



lunedì 26 gennaio 2015

Mi presento, sono Gabriele ho 36 anni e non ho mai praticato alcuno sport a livello agonistico. ma ho sempre amato fare attività fisica.
A 24 anni decido di iscrivermi a Scienze Motorie, mi laureo tre anni dopo e inizio a lavorare nel settore della rieducazione motoria.
Dopo tre anni decido di cambiare totalmente e inizio nuove esperienze lavorative...ma non credo sia poi interessante.
Oggi studio osteopatia e ovviamente lavoro.
Potrei dire che galeotta fu la passione per la bicicletta trasmessami dal mio babbo quando ero ragazzino.
 Lui tutte le domeniche mattina si alzava presto e usciva vestito di mille colori (come di moda negli anni '80) per tornare dopo svariate ore; io non so perché ma un giorno volli andare con lui.
All'epoca avevo solo una mountain bike, e oggi posso capire quanta pazienza debba aver avuto il babbo a trascinarmi con sé. Ad ogni modo mi piaceva e dopo diverso tempo, per farmi un regalo e forse farsene uno anche lui un giorno mi portò ad acquistare la mia prima bici da corsa. Avevo 17 anni, quella bici l'ho ancora e la uso tutt'ora perché malgrado gli anni è un'ottima bicicletta.
Per la mia laurea i miei genitori mi regalarono una MTB che ho usato saltuariamente fino a circa 2 anni fa, quando in una vacanza in Toscana ho deciso di portarla con me e...da allora non l'ho più trascurata.
Esco almeno una volta la settimana da solo o in compagnia, col caldo, col freddo, acqua e anche neve, percorro in media 120-150 km al mese, nell'ultimo anno ho superato i 1.400 km.
Lo so che non sono molti, ma purtroppo è il tempo che mi manca, raramente posso stare in sella più di un'ora e mezza.
Ok vi direte, da un giretto in mountain bike al triathlon ce ne passa...
Be' circa un anno fa ho ben pensato che, poiché la piscina della mia città stava aperta fino alle 23 il mercoledì, sarebbe stata una buona idea andare a fare 4 vasche con calma.
Ecco il nuoto non mi fa proprio impazzire, anzi...
In università ho approfondito le mie pur superficiali conoscenze del nuoto e per riprendermi da un grave infortunio nel 2005 ho nuotato parecchio ma tant'è che nell'ultimo anno dalle 30-40 vasche (da 25m) in circa 40-45 min sono arrivato a circa 70 in poco più tempo.
Della corsa ho davvero poco su cui scrivere perché ho iniziato da qualche mese, da quando ho deciso che volevo provare a fare triathlon.
Già perché io non sono un triatleta, sono un aspirante triatleta e tra il dire il fare ci passa un abisso, o meglio svariati km e vorrei scrivere questo blog per condividere l'esperienza che caratterizza l'inizio di un percorso che spero lungo.
La prima cosa a cui ho pensato è stato pormi un obiettivo realistico e realizzabile, perché triathlon non è solo distanza olimpica o ironman, ma esistono varie distanze adatte ad incominciare questa avventura, quindi il mio primo obiettivo è fare un super sprint o uno sprint.
Nel super sprint le distanze sono modeste, 400 m a nuoto, 12 km in bicicletta e 2,5 km di corsa, nello sprint sono il doppio.
Non credo di avere difficoltà per nuoto e bici, la corsa potrebbe essere un problemino ma non poi molto.
Cosa occorre e quanto costa?
La cosa carina di questa disciplina è che può essere abbastanza economica ma qualche soldino va speso: per il nuoto possono essere sufficienti  costume, cuffia e occhialini ma bisogna tener conto, per un futuro, che in gare outdoor una muta può essere necessaria.
Anche la corsa sembra abbastanza economica e lo è per distanze brevi; quando si incominciano a correre distanze lunghe scarpe adeguate e abbigliamento tecnico sono indispensabili.
La bici da triatlhon può essere costosa, anche svariate migliaia euro, ma con pazienza si possono trovare buone occasioni sul mercato dell'usato.
Per oggi non vi annoierò oltre, prossimamente racconterò come ho iniziato, distanze, allenamenti ecc..