venerdì 8 maggio 2015

Rieccomi qui, sono trascorsi quasi 15 giorni dalla gara di Andora. Diciamo subito che ho concluso in 1h50', classificandomi 651 su oltre 850 partecipanti.
Sono arrivato sabato sera in tempo per ritirare il pacco gara e il pettorale numero 555.
La sera ho ricontrollato e preparato tutto con cura e mi sono addormentato senza problemi, la mattina alle 9 ero ad Andora, anche se la gara era alle 14.
Alle 11 ho mangiato e alle 11:30 ero nella zona cambio per allestire la mia postazione, indossata la muta e consegnata la borsa alla area dedicata mi sono unito con gli altri ragazzi del Saronno Triathlon  che erano li per la gara e al mio compagno di corso Alberto.
Poco prima delle 14 siamo stati divisi in batterie e spostati sulla spiaggia in attesa della partenza, da lì si notava che il vento increspava la superficie e creava una corrente che spostava i nuotatori che erano già entrati all'interno della boa, costringendoli a una dispendiosa deviazione. Le due boe erano disposte, secondo l'organizzazione a 150m tra di loro ed a 300m dalla riva. Stimavo di percorrere la distanza intorno ai 18 min.
Giunto il momento sono entrato in acqua tra gli ultimi del gruppo, spostandomi verso sinistra ed ho iniziato a nuotare con calma. L'idea era di fare con calma i primi trecento metri, i successivi 150 provare a aumentare e cercare di mantenere per i successivi 300. La prima parte è stata come da programma, sapevo che era lunghina quindi senza fretta ho iniziato a nuotare cercando di tanto in tanto di osservare la boa per accertarmi di non essere trascinato troppo a sinistra. Arrivato alla boa ho deciso di aspettare di essere sicuro di aver indovinato "la rotta". Le onde che si increspavano sulla superficie andavano da sinistra a dx e così ho respirato a dx per tutta l'andata. Il tratto tra le due boe è stato il peggiore, oltre agli altri nuotatori, ai quali non sono abituato, le onde non mi permettevano di vedere con chiarezza la boa e il tratto che doveva essere il più breve mi è sembrato interminabile. Per diversi minuti nuotavo senza sapere se stessi seguendo la corretta direzione e anche per questo ho desistito dal mio proposito di accelerare, ed ho proseguito con calma. Finalmente sono giunto alla seconda boa e ho iniziato gli ultimi trecento metri. Nell'ultimo tratto il moto ondoso mi ha dato, se possibile, ancora più fastidio che nel tratto centrale. Ho continuato a nuotare, incrementando lievemente la gambata e finalmente sono arrivato a riva. Appena mi sono messo in piedi, malgrado il giramento di testa dovuto al moto ondoso ho subito iniziato a cercare il cordino della cerniera e ho iniziato a slacciare la muta. Ho cercato di uscire dall'acqua corrucciando e una volta fuori ho guardato l'orologio...23'....accippicchia ero andato proprio piano. Entro correndo alla zona cambio e non faccio fatica a trovare al mia bici, sfilo la muta, indosso il casco, le calze, le scarpe, lo smaniato antivento, prendo la bici e mi avvio verso l'uscita, al momento opportuno salto in bici e inizio a pedalare...i primi 10' sono durissimi, mi sento le gambe stanche da morire, un sacco di ciclisti mi passano e non provo neanche a stargli dietro, poi lentamente inizio a riprendermi. Quando mi superano in tre decido che è ora di provare a stargli dietro. Scatto e mi inserisco in scia. Pedalo cercando di rimanere in scia per diversi km ma è dura, quando credo di aver percorso buona parte dell'andata  lascio andare il gruppo per concedermi qualche minuto di riposo prima della via del ritorno, che è in leggera discesa. Pochi minuti e sono al punto di inversione, giro e ricomincio a pedalare con buona convinzione, poco dopo vengo sorpassato da un ciclista che va a buon passo, mi ci attacco dietro e si inizia a filare. Ogni 2-3 min ci diamo il cambio  e riusciamo a raggiungere e superare numerosi ciclisti che cerchiamo di coinvolgere per infoltire il nostro duo. Un po' alla volta il gruppetto cresce e ci troviamo ad essere in tre-quattro. Il ritmo sale ancora, il fiato c'è ma le gambe, che sembrano girare bene accusano i primi crampi in zona retto-ileo possa. Non mollo e mi spingo in testa per tirare il gruppo ma poco dopo un crampo molto forte alla coscia sinistra mi suggerisce che è meglio rallentare e a malincuore li lascio sfilare. Non manca molto all'arrivo, c'è un'ultima salita di 2-300 metri, e poi l'ultimo kilometro circa.
La salita fila via tranquilla, inizio ad affrontare l'ultimo tratto in falso piano quando le mie gambe iniziano a girare a vuoto. C'è qualcosa che non va...guardo giù e vedo la catena penzolare.
Non ho il tempo di dire troppe parolacce, poco distante ci sono due signori dell'organizzazione e lascio scorrere la bici fino da loro: "quanto manca?".."Hai bucato?", "No ho rotto la catena, quanto manca?" mi indica il ponte della ferrovia distante circa duecento metri, "Arriva fino a li poi è tutta discesa". Inizio a correre spingendo la bici, arrivo al ponte e vedo la discesa, salto in sella e non posso far altro che lasciarmi scendere. Inutile dire che non so quante bici mi hanno passato. Rieccoci in zona cambio, indosso le scarpe da corsa, tolgo lo smaniato, giro il pettorale e esco correndo. Piano, perché anche questa volta sento una stanchezza incredibile. Dai penso sono solo 5 km, ma corro davvero piano, piano come non ho mai corso, so di viaggiare a 6'al km. Lungo il percorso incrocio i miei compagni di squadra ben più avanti di me che mi incoraggiano...Dopo un paio di km, quasi alla fine del primo giro inizio a sentirmi meglio e credo di poter spingere. Ci provo ma dopo alcuni minuti sento il dolore alla bendeletta. Devo arrivare in fondo quandi decido di rallentare di nuovo, voglio finire correndo, anche se piano. E finalmente arrivo in fondo e la cosa più bella è stata trovare la squadra del Saronno Triathlon all'arrivo ad aspettarmi e incoraggiarmi.
Mi sono divertito moltissimo e forse se non avessi rotto la catena, se non avessi avuto dolore alla bendeletta e se fossi stato più allenato ai cambi sarei potuto restare intorno all'ora e quaranta. Ma va bene così, benissimo così.

lunedì 20 aprile 2015

E' da parecchie settimane che non scrivo perché tra lavoro e scuola ed esami sono stato particolarmente preso. Se non sbaglio l'ultimo post è del 16 marzo e poiché siamo la 20 di aprile è trascorso più di un mese e nel frattempo ho fatto un po' di cosine. Ho partecipato alla Stramilano 10km e l'ho finita in poco meno di un'ora , alla media di 5:30 al km senza fastidi o dolori.
La settimana successiva ho iniziato con alcuni iscritti del triathlon Saronno un corso di nuoto. Il corso è stato organizzato con lo scopo di lavorare sulla tecnica. Ho nuotato nell'ultimo mese tanti chilometri quanti non ho mai percorso. Ero solito fare 1,2/1,7 km, ebbene non abbiamo mai nuotato meno di 2,5 km. La distanza è aggravata dal tecnicismo degli esercizi che mi rende veramente difficile stare al passo degli altri, ma tengo duro il più possibile. Va precisato che su dieci partecipante siamo solo in due a preparare la distanza sprint, tutti gli altri lavorano su distanze molto più lunghe.
Non mi dilungo su cosa ho fatto, ho provato a fare alcune uscite sui 25 km in bici e qualche uscita di corsa. Durante le vacanze di Pasqua ero al mare ed ho approfittato di una bella giornata per provare la gara. Indossata la muta, ho fatto un riscaldamento in spiaggia e lentamente mi sono immerso nelle acque ghiacciate. superati i primi 5 min, persa la sensibilità di mani, piedi e faccia il resto è stato abbastanza semplice. Ho nuotato lungo la costa per circa 20 min percorrendo all'incirca 1 km. Sulla spiaggia, ho tolto la muta e ho approfittato della mia mogliettina per farmi tenere l'asciugamano e togliere anche il costume per indossare il body da bici e sono partito per percorrere i 25 km in bici come da programma. Nel cambio, se pur lentamente ho cercato di ripetere i gesti he dovrò compiere tra una settimana: uscire dall'acqua e sfilare la muta. indossare il casco, (in questo caso ho tolto il costume e infilato il body, in gara non avrò questa necessità), ho infilato le calze e le scarpe, camminato a fianco della bici lungo il bagno asciuga pavimentato fino all'imbocco della strada, salito in sella e via. Ad Andora proverò ad uscire dalla zona cambio correndo.
Tornato dai 25 km in bici mi sono cambiato le scarpine e ho iniziato a correre, ma credo di aver percorso circa 2,5-3km. Ho iniziato circa alle 10 (ma tra riscaldamento e ambientamento in acqua qualche minuto l'ho perso) e finito qualche minuto dopo le 12.
Brevi considerazioni: aspetti negativi- non ho corso per 5 km, non ho corso nel cambio uscita dall'acqua e uscita con la bici da zona cambio
Aspetti positivi- confido che il cambio in gara sarà più celere di quello fatto con calma in prova, inoltre cercherò di correre tra un passaggio e l'altro. Non ho corso per 5 km ma ho nuotato più di 750 m. Verosimilmente credo di poter stare intorno ad 1h e 45', 1h e 50'. Sarei strafelice di qualunque tempo inferiore.
Devo segnalare un'altra nota negativa, domenica scorsa corricchiavo per fare circa 7 km, il ritmo era buono, ma intorno al 4 km mi è ritornato il dolore alla bendelletta ileo tibiale....
Tra sei giorni ho la gara, gli ultimi tre giorni mi sono riposato, domani conto di fare un combinato bici corsa, breve, mercoledì piscina con lavoro di velocità, giovedì riposo.
Venerdì un lavoro blando e sabato si parte, se non faccio tardi mi piacerebbe provare il percorso in bici...

giovedì 12 marzo 2015

Ieri sera ho anticipato la piscina alle 19:15 anziché le solite 21:30, non accadrà mai più!
Sono abituato a nuotare con 2 massimo 3 persone in corsia e ieri erano almeno in 7-8. Ho nuotato poco più di mezzora e sono riuscito a fare circa 45 vasche (ma me ne sono perse alcune nel conteggio), non sono riuscito a prendere tempi e a fare un lavoro particolarmente mirato. Oggi e giovedì e non ho fatto praticamente niente, domani devo recuperare un po' di lavoro.

lunedì 9 marzo 2015

Il week-end l'ho trascorso a Trieste con mia moglie, ovviamente niente allenamento ma sabato abbiamo camminato per circa 12-14 km. Giovedì ho fatto poco allenamento, principalmente stretching ed un po' di massaggio. Tornato dal viaggio sono andato a correre eeee...2,5 km senza il minimo fastidio. Non ho forzato l'andatura e anche se avrei potuto correre di più non ho voluto rischiare. Per ora sono quasi contento.
Sto studiando queste settimane e non so se riuscirò ad allenarmi molto, oggi mi sono riposato e domani mi aspettano rulli e rinforzo. Mercoledì sera sono fuori a cena e sto pensando di anticipare la piscina alle 19, domani mi organizzo.

giovedì 5 marzo 2015

Ieri piscina, il programma è stato il seguente: 500m in 11min, poi piramidale 4-3-2-1 e 1-2-3-4, ho preso solo il tempo sui 100m, il primo è stato di 2 min e l'ultimo 2min e 10 sec.
10 vasche miste e 8 vasche da 25m con 20" di recupero, la prima l'ho fatta in 23" e l'ultima in 29".
Dovevo finire con 10 vasche libere ma all'ottava sono uscito per sopraggiunta rottura di coglioni.
Comunque tutto bene, niente fastidi.
Questo week-end sono via quindi niente allenamenti.

martedì 3 marzo 2015

Anche la settimana scorsa non sono riuscito a fare quanto avrei voluto ma, ho appena riguardato il programma che mi ero preparato e devo constatare che sono molto più avanti di quanto previsto, almeno nel nuoto.
Infatti avevo previsto di arrivare a 1,4 km per la fine di febbraio ma li ho superati, raggiungendo i 1700m, e di fare 40 vasche di file ad aprile e giusto settimana scorsa ne ho nuotate 60.
Nei giorni scorsi sono riuscito solo a fare un po' di allenamento in casa.
Oggi ho approfittato della bella giornata e sono uscito in bici con l'idea di percorrere un po' più della distanza di uno sprint, cercando di mettercela tutta. Per la fretta mi sono dimenticato di avviare runtastic e quindi non ho il tracciato del percorso con velocità e pendenza percorso.
Guardando ad Andora  ho visto che i primi 10 km sono in leggera salita, poi si inverte e si torna indietro, ho scelto quindi un itinerario simile ma credo che la pendenza di oggi sia meno marcata. 25 km in 45 min, la media è poco più di 30 km/h. Non male.
Domani nuoto.
Sono stato anche ieri a scuola a farmi trattare per la mia bendeletta ileo tibiale che mi da ancora noia. Appena uscito dal trattamento stavo effettivamente bene, non avevo il minimo fastidio ma già dopo qualche ora è ritornato, ma forse sono sulla buona strada. Speriamo perché la Stramilano si avvicina.
Domenica ho provato a correre ma già dopo un chilometro mi sono dovuto fermare, sono riuscito a proseguire solo stretchando ogni 100 m circa. Sono rientrato dopo aver percorso 2,5 km alla media di 6 min/km, ma non credo di poter reggere per dieci km. Resto fiducioso

giovedì 26 febbraio 2015

Buone e cattive notizie, partiamo dalle cattive che sono poche: il ginocchio mi da ancora fastidio e non ho ancora corso..., non riesco ad allenarmi quanto vorrei e dovrei.
Buone: mi ero sbagliato, le iscrizioni per Andora non erano chiuse e mi sono iscritto. Ho scoperto che almeno tre-quattro atleti della mia associazione partecipano e sicuramente un mio compagno di corso. Un po' di coraggio aiuterà a far passare le gambe molli che mi verranno quel giorno.
Ieri sera sono stato in piscina e ho fatto due 750m, il primo in 18 min, il secondo in poco più di 20, tutto sommato onesto. Domani avevo promesso ai miei figli che li avrei portati a sciare ma il tempo non sembra essere clemente. Vedremo

lunedì 23 febbraio 2015

Mercoledì scorso dopo la bici della mattina sono andato in piscina, non sono riuscito a fare le 68 vasche in 50 min come la settimana prima ma solo 62, perché mi è venuto un crampo al flessore della coscia che mi ha indotto ad uscire dalla vasca.
Giovedi, venerdi, sabato e domenica era scuola e non ho potuto fare un granché. Venerdì ho pedalato per circa 40 min sui rulli e nient'altro.
Purtroppo con l'arrivo della bella stagione arriva anche la fine dell'anno scolastico e si avvicinano gli esami, quindi studio...
E anche le gare. Ho cercato di iscrivermi allo sprint di Andora ma sono arrivato tardi, le iscrizioni sono chiuse. Per impegni scolastici, le uniche date buone per me sono il 1 maggio a Pavia dove si tiene uno sprint MTB e il 20 giugno in Val Tidone.
Anche questa settimana non so quanto riuscirò ad allenarmi ma vediamo, stasera ho fatto una mezz'oretta in palestrina, domani non so, e mercoledì non andrò in piscina per uscita cena sociale.
Oggi pomeriggio sono stato in clinica osteopatica, a scuola. La visita ha evidenziato, come già avevo previsto, un disturbo alla bendeletta ileo tibiale, dovuto a diversi squilibri. Vediamo se si riesce a rimettere in equilibrio i carichi ed eliminare i vari fastidi.

mercoledì 18 febbraio 2015

Lunedi sono andato a correre non è andata per niente bene. Meno di due chilometri e il dolore si è ripresentato. Ero al parco e prima di tornare a casa ho fatto stretching e qualche esercizio di rinforzo del quadricipite, poco comunque.
Appena rientrato a casa ho subito applicato il ghiaccio perché il dolore era abbastanza forte e per un paio di giorni mi sono applicato il kinesiotaping.
Ieri non ho avuto molto tempo e sono riuscito solo a fare 20 min di kettlebell e un centinaio di addominali.
Stamattina alle 9:30 sono uscito spavaldo in pantaloncini in sella alla bici da corsa, e dei ciclisti che ho incontrato ero l'unico a non indossare calzoncini lunghi ma non ho patito. (l'ultima uscita in MTB ho avuto molto più freddo). Ovviamente non ho calzato i copri scarpe e questa scelta alla lunga si è fatta sentire, infatti dopo un'oretta avevo perso sensibilità alle dita dei piedi.
Ho fatto 40 km in 1h e 40 min, un bel giretto che avrei voluto prolungare ma i piedi erano davvero congelati. Magra consolazione è che anche coi pantaloni lunghi avrei avuto freddo ai piedi ugualmente.
Tra poco andrò in piscina e sarebbe un bel risultato ripetere il programma della settimana scorsa. Venerdì sarò a cena con la squadra di triathlon e mi informerò se qualcuno ha intenzione di partecipare a qualche sprint o super sprint, distanze per le quali mi sento pronto al 70%. Il rimanente 30% è la corsa e fino a quando non sistemo il dolore al ginocchio non posso sperare di superarlo.
Oggi vedo difficile fare anche i 2,5 km di un SS.
Devo risolvere questa situazione, ma temo che l'unica soluzione sarà il riposo e se riposo non miglioro, anzi..
Ripensando agli ultimi mesi ho constatato che il dolore è insorto dopo che ho aumentato la frequenza di allenamento della corsa, probabilmente ho sovraccaricato l'arto destro più di quanto poteva sopportare. E già sopporta molto visto che il sinistro fatica ad entrare in gioco.
Mi prenderò tre settimane di riposo dalla corsa, mi applicherò qualche pomata antinfiammatoria e riprenderò tra tre settimane. A fine marzo ho sempre la 10 km...mah

domenica 15 febbraio 2015

Oggi è il 15, significa che non scrivo da 5 giorni. Non mi sono scordato, ma ho avuto un po' da fare.
Mercoledì sono stato in piscina e posso ritenermi soddisfatto (per me ovviamente)  di quanto fatto: ho iniziato con 20 vasche, dopodiché ne ho completate 8 seguendo il metodo Tabata, adattato alla circostanza (normalmente sarebbe scatto per 20 sec e 10 sec riposo, non so esattamente in quanto nuoto una vasca ma più o meno il tempo è quello).
!0 vasche di recupero e poi un piramidale 4-3-2-1 e 1-2-3-4. Il piramidale consiste nel nuotare ogni distanza al massimo possibile, quindi l'intensità varia a seconda della distanza. Tot altre 20 vasche. Infine ho fatto altre 10 vasche, 68 in totale in 50 min. Fanno 1,7 km percorsi a 2,04 Km/h.
Sarebbe un buon risultato raggiungere una velocità di "crociera" di 3 Km/h e secondo me con alcuni aggiustamenti sulla tecnica di nuotata è realizzabile. Ad ottobre avevo impostato lavoro di tecnica su respirazione e bracciata per limitare il fastidio alla spalla sinistra che insorgeva dopo già poche vasche a crawl. Mi ero concentrato su due aspetti: acquisire fluidità nella respirazione a sinistra e modificare la bracciata per allargarne l'ingresso in acqua. Il mio professore di nuoto ai tempi dell'università mi consigliava di effettuare la bracciata come se volessi farla a braccia larghe. Ovviamente la bracciata nel nuoto dovrebbe seguire la linea immaginaria tracciata dalle spalle, appena più interna, ma non dovrebbe oltrepassare la mediana del corpo. Il suggerimento di nuotare a braccia larghe è un errore didattico. Poiché con la bracciata superavo la linea mediana, immaginando di nuotare a braccia larghe in realtà riposiziono la bracciata correttamente.
Il risultato è buono, preferisco sempre respirare a destra ma non ho difficoltà ad effettuare più di una vasca respirando a sinistra e questo mi torna molto utile non appena compare il fastidio alla spalla. Per ora mi è stato sufficiente spostare la respirazione e modificare la bracciata per diminuire di molto il fastidio e da un mese a questa parte nuoto unicamente il crawl, mentre prima dovevo alternarlo con altre tecniche dopo al massimo 4 vasche.
Giovedì sono riuscito a fare 40 min di bici sui rulli e un po' di stretching.
Venerdì e sabato sono stato in montagna con la mia famiglia, domenica mattina siamo fuggiti perché nella notte ha nevicato quasi un metro e non accennava a smettere ed io iniziavo a lavorare alle 15. Domani mattina proverò a fare una breve corsetta, ma a dire il vero ho male anche al ginocchio sinistro...uff

martedì 10 febbraio 2015

Sabato sono uscito per correre, dopo 3km mi è ricomparso il dolore alla bendeletta ileo-tibiale. Inizia ad essere proprio seccante.
Faticavo a fare le scale e camminare..ghiaccio e taping.
Domenica ho lavorato fino alle 17, arrivato a casa mi sono messo 40 min sui rulli e ho fatto molto stretching del tfl.
Ieri ho avuto poco tempo, sono riuscito a fare un circuito di circa 20 min, piegamenti su corde, impugnatura stretta, croci e spinte panca, tric manubri, addominali e solito stretching tfl.
Ho mandato la prescrizione per l'Eroica, chissà...
In queste settimane mi è stato impossibile uscire in bici, anche perché il freddo è importante e il pericolo di strade ghiacciate è effettivo. Oggi sono a casa da solo coi bambini e non posso fare niente.
domani piscina e giovedì vedrò di mettermi sui rulli. Comunque non correrò fino a lunedì prossimo e intanto continuo a fare stretching. Se non dovesse passare dovrò farmi vedere.
Spero che il clima migliori un po', ma d'altronde è inverno.
A gennaio è stato interrotto il corso di krav maga che frequentavo tutti i martedì, ho aspettato un po' ma credo che non riinizierà, devo trovare qualcosa. Il corso di boot-camp è carino ma non mi fa impazzire, cioè sono bene o male cose che faccio a casa o che posso fare al parco. Il krav è qualcosa che da solo non posso fare, ci sono le tecniche e gli esercizi di colpi con calci e pugni  e ovviamente ci sono i "partner".
Comunque male, se non corro e non pedalo non alleno il gesto e la resistenza specifica... mi dico che ci sarà tempo e che non devo avere fretta, specialmente ora che ho un problema tutto sommato serio, perché mi impedisce di proseguire nella corsa..da una parte queste pause di attività mi scoraggiano (poco), dall'altra mi mettono addosso una voglia che uscirei anche adesso.
Sto cercando di capire come funzionano le tracce gps sul telefonino

sabato 31 gennaio 2015

Ieri sera sono andato a fare una lezione di Boot Camp; si fa all'aperto, si inizia con una corsetta di riscaldamento e poi si fanno vari esercizi, skip tra le gomme, salti, piegamenti a terra ecc..faticoso  ma non so se mi ha convinto. Riproverò venerdì prossimo.
Comunque mi ero applicato il kinesio taping e non ho avuto molto fastidio al ginocchio, dopo la doccia, tolta la fasciatura il dolore si è ripresentato non appena sono sceso dalle scale. Tape, ghiaccio e nanna.
Stamattina alle 9 sono uscito in MTB anche se ho pedalato prevalentemente su strada. Avrei voluto prendere la BDC ma ho avuto paura del ghiaccio e la gommatura da fuori strada mi da un po' più fiducia. I primi 20 min mi sono maledetto perché faceva un freddo boia, le orecchie mi si stavano gelando e le punte delle dita, malgrado i guanti, si erano intorpidite, comunque dopo un po' nn ci ho più fatto caso. Almeno fino all'ora successiva quando non ho iniziato a sentire le dita dei piedi.
Alla fine sono rientrato dopo un'oretta e venti e 28 km. La media è stata di 22 km/h, non male tenuto conto che sono riuscito a fare un pezzo nei boschi pedalando nella neve e poi mi sono dovuto fermare per capire dove fossi finito..
Domani non ho ancora deciso se farò qualcosa, magari un po' di rulli in casa perché lunedì dopo il lavoro parto per andare in montagna a fare una sciata e siccome è tre anni che non scio non voglio arrivare acciaccato.

venerdì 30 gennaio 2015

Ieri sera corsetta al parco vs le 18:30.
I primi 3,5 km sono andati bene anche se l'andatura è stata molto blanda, circa 6 min al km, successivamente ho "spinto" accelerando fino a 5'20" al km ma purtroppo dopo un paio di km è ritornato prepotente il fastidio alla bendeletta ileo tibiale. Ho dovuto rallentare fino a camminare  e proseguire alternando corsa e cammino. Non ci siamo proprio. Ho rimediato con del ghiaccio e oggi ho provato ad applicarmi un bendaggio funzionale. Ho trovato due tipi di fasciatura su internet e optato per quello che mi sembra più facile da eseguire da solo.Si esegue a ginocchio flesso (l'altro tipo prevede ginocchio e anca estesi e tfl in allungamento). Cranialmente il tape passa sul condilo laterale del femore e abbraccia con la sua estremità caudale posteriore la testa del perone, quella superiore è in prossimità del tubercolo del Jerdy, ben teso nella parte centrale. L'estremità superiore prosegue morbida lungo il tfl, quella inferiore devia sempre morbidamente in prossimità del tendine rotuleo.
A questo punto un'altro tape si posiziona obliquo, dalla testa del perone verso il tendine del quadricipite, poco sopra la rotula. Anche qui ben teso nella parte centrale e più morbido alle estremità, specie quella in prossimità della rotula.
Un ulteriore si Tape si incrocia col precedente con una direzione parallela a quella del piatto tibiale partendo dal tendine rotuleo e oltrepassando il tfl.
Questa sera ho un allenamento all'aperto che dovrebbe prevedere 15-20 min di corsa, vediamo come va.

giovedì 29 gennaio 2015

Come da programma ieri sono stato in piscina.
Ho deciso di "buttare" il mio programma di allenamento che prevedeva (in vasche):
4 riscaldamento
6 tecnica
18 miste 8 (crawl, rana, dorso)
piramidale (4-3-2-1 1-2-3-4) tot 20
18 miste e casa
Entrato in vasca ho deciso che avrei nuotato a stile libero per i successivi 50 min non stop. Ho tenuto un ritmo basso e non era la fatica a preoccuparmi quanto un dolore alla spalla sinistra che di solito si presenta (quando nuoto a stile) dopo 4-6 vasche.
Puntuale ha iniziato a pungere dietro la spalla ma non ho voluto cedere, ho modificato la respirazione (passando da quella dx-sx a quella solo a sx), ho modificato la bracciata in acqua per ridurre il fastidio e ho abbassato l'intensità. Nei cinquanta minuti ho raggiunto le 70 vasche (1.75 km) e al termine non ero affatto esausto, considerando che nelle ultime 10 ho alzato leggermente il ritmo. Il fastidio al braccio si attuenato e stamattina non riporto alcun dolore, quindi per ora tutto ok.
Stasera corsetta al parco.
Oggi è mercoledì quindi piscina, ho già sentito i due soci che vengono con me e siamo tutti presenti.
Ecco la compagnia è importante e io per ora non ho qualcuno disposto a praticare tutte le discipline del triatlon, ma non è un problema.
Il gruppo sportivo a cui mi sono recentemente iscritto è composto da tante persone che si allenano quotidianamente ma da quanto ho capito, dai tempi che pubblicano sui social non sono in grado di uscire con loro.
Primo perché viaggiano come treni, in bici tengono medie prossime ai 40 km, corrono a 4'30" al km (e per me oggi non sono avvicinabili senza un angina pectoris), secondo perché trascorrono davvero molto tempo fuori.
Ma la voglia di unirmi al gruppo c'è anche se so esattamente che il giorno che accadrà sputerò sangue per provare a stargli dietro, e se voglio migliorare...ecco questo è un quesito che mi faccio spesso.
A dire il vero non mi frega niente di fare il tempone, mi interessa divertirmi, faticare e finire.
Non sono mai stato particolarmente competitivo, i miei unici obiettivi quando pratico qualche sport (e dico sport) è divertirmi e mettercela tutta.
Mi è capitato di vincere in giornate nelle quali non ho dato tutto ciò che potevo e la soddisfazione a fine gara non era più di quella di aver scelto un buon gusto di gelato.
Ho perso competizioni con avversari molto più forti, e ho sputato l'anima pur sapendo che non c'era storia e la soddisfazione a fine gara era tanta. Specie quando ti dicevano che non credevano di faticare tanto. Credo di aver fatto loro un favore, le vittorie sudate sono le più belle.

martedì 27 gennaio 2015

Oggi corsetta di 25 min. con amico Dave.
A dire il vero ho corso per circa 10 min poi ho proseguito l'allenamento con scatti da 20 sec e recupero di 10-15sec.
Il metodo Tabata, permette di ottenere buoni risultati in termini di incremento della capacità di resistenza aerobica  e anaerobica e di forza e soprattuto non richiede molto tempo. E' però piuttosto impegnativo.
Sono uscito verso le 18:30 ed era abbastanza freddo ma nulla di insormontabile.
Ho approfittato della compagnia di Dave che si sta rimettendo in forma per ridurre il chilometraggio perché due settimane fa, dopo aver corso circa 7 km ho accusato la classica sindrome del tergicristallo (dolore nella zona laterale del ginocchio, causato da infiammazione della bendeletta ileo tibiale). A caldo si presentava come un fastidio ma già qualche ora dopo il dolore era acuto e mi era quasi impossibile salire e scendere le scale. Ghiaccio, pomate e nel giro di qualche giorno l'emergenza è rientrata.
Non mi era mai capitato, ma è anche vero che era da molto tempo che non correvo e le scarpe che indossavo erano delle semplici Puma, più adatte al fitness che alla corsa; quindi mano al portafogli e sono andato a cercare delle scarpe adeguate. Ho optato per delle Asics (non ricordo il modello).
E' la seconda uscita e il fastidio per ora non si è ripresentato.
Giovedì punto a fare 6-7 chilometri, saprò se le scarpe nuove hanno eliminato il problema e spero proprio di si perché il 29 marzo voglio fare la Stramilano (10 km ovviamente).
Oggi lo raccontavo al mio babbo che mi ha risposto: "Che ci vuole? Io ho fatto la 22 km senza allenarmi quando eravate piccoli, certo non ho corso sempre però l'ho finita". Questo mi ha risvegliato uno di quei ricordi di infanzia, quelli che non sei sicuro di quanto siano veri ma che ti fanno senitre "al caldo": avrò avuto 7-8 anni stavo nella mia cameretta e giocherellavo con una qualche strana medaglietta o qualcosa di simile su cui era scritto Stramilano..
Io voglio correre per tutti e dieci i chilometri e vorrei percorrerli in meno di un'ora magari.
Ho già iniziato a coinvolgere amici e conoscenti e credo che saremo almeno in cinque, speriamo.
Domani è mercoledì quindi sarò in piscina, dovrei riuscire a fare 1,6/1,7 km.
Angolo bicicletta:
un anno fa ho trovato su internet un bel telaio Orbea alma carbon da MTB ad un prezzo interessante, l'ho acquistato e ho trasferito tutti i componenti della mia precedente MTB Orbea che era dotata di un ottimo telaio di alluminio. Quest'ultimo è rimasto in garage fino a quest'estate quando ho avuto la balzana idea di trasformarla in una bici da corsa...tralascio la descrizione di lavori interminabili ma questo è il risultato:



lunedì 26 gennaio 2015

Mi presento, sono Gabriele ho 36 anni e non ho mai praticato alcuno sport a livello agonistico. ma ho sempre amato fare attività fisica.
A 24 anni decido di iscrivermi a Scienze Motorie, mi laureo tre anni dopo e inizio a lavorare nel settore della rieducazione motoria.
Dopo tre anni decido di cambiare totalmente e inizio nuove esperienze lavorative...ma non credo sia poi interessante.
Oggi studio osteopatia e ovviamente lavoro.
Potrei dire che galeotta fu la passione per la bicicletta trasmessami dal mio babbo quando ero ragazzino.
 Lui tutte le domeniche mattina si alzava presto e usciva vestito di mille colori (come di moda negli anni '80) per tornare dopo svariate ore; io non so perché ma un giorno volli andare con lui.
All'epoca avevo solo una mountain bike, e oggi posso capire quanta pazienza debba aver avuto il babbo a trascinarmi con sé. Ad ogni modo mi piaceva e dopo diverso tempo, per farmi un regalo e forse farsene uno anche lui un giorno mi portò ad acquistare la mia prima bici da corsa. Avevo 17 anni, quella bici l'ho ancora e la uso tutt'ora perché malgrado gli anni è un'ottima bicicletta.
Per la mia laurea i miei genitori mi regalarono una MTB che ho usato saltuariamente fino a circa 2 anni fa, quando in una vacanza in Toscana ho deciso di portarla con me e...da allora non l'ho più trascurata.
Esco almeno una volta la settimana da solo o in compagnia, col caldo, col freddo, acqua e anche neve, percorro in media 120-150 km al mese, nell'ultimo anno ho superato i 1.400 km.
Lo so che non sono molti, ma purtroppo è il tempo che mi manca, raramente posso stare in sella più di un'ora e mezza.
Ok vi direte, da un giretto in mountain bike al triathlon ce ne passa...
Be' circa un anno fa ho ben pensato che, poiché la piscina della mia città stava aperta fino alle 23 il mercoledì, sarebbe stata una buona idea andare a fare 4 vasche con calma.
Ecco il nuoto non mi fa proprio impazzire, anzi...
In università ho approfondito le mie pur superficiali conoscenze del nuoto e per riprendermi da un grave infortunio nel 2005 ho nuotato parecchio ma tant'è che nell'ultimo anno dalle 30-40 vasche (da 25m) in circa 40-45 min sono arrivato a circa 70 in poco più tempo.
Della corsa ho davvero poco su cui scrivere perché ho iniziato da qualche mese, da quando ho deciso che volevo provare a fare triathlon.
Già perché io non sono un triatleta, sono un aspirante triatleta e tra il dire il fare ci passa un abisso, o meglio svariati km e vorrei scrivere questo blog per condividere l'esperienza che caratterizza l'inizio di un percorso che spero lungo.
La prima cosa a cui ho pensato è stato pormi un obiettivo realistico e realizzabile, perché triathlon non è solo distanza olimpica o ironman, ma esistono varie distanze adatte ad incominciare questa avventura, quindi il mio primo obiettivo è fare un super sprint o uno sprint.
Nel super sprint le distanze sono modeste, 400 m a nuoto, 12 km in bicicletta e 2,5 km di corsa, nello sprint sono il doppio.
Non credo di avere difficoltà per nuoto e bici, la corsa potrebbe essere un problemino ma non poi molto.
Cosa occorre e quanto costa?
La cosa carina di questa disciplina è che può essere abbastanza economica ma qualche soldino va speso: per il nuoto possono essere sufficienti  costume, cuffia e occhialini ma bisogna tener conto, per un futuro, che in gare outdoor una muta può essere necessaria.
Anche la corsa sembra abbastanza economica e lo è per distanze brevi; quando si incominciano a correre distanze lunghe scarpe adeguate e abbigliamento tecnico sono indispensabili.
La bici da triatlhon può essere costosa, anche svariate migliaia euro, ma con pazienza si possono trovare buone occasioni sul mercato dell'usato.
Per oggi non vi annoierò oltre, prossimamente racconterò come ho iniziato, distanze, allenamenti ecc..